E' il giorno oggi in tribunale a Trento degli interrogatori di garanzia di Lorenzo Barzon, di Paolo Signoretti, dell'ex parlamentare e già sindaco di Dro Vittorio Fravezzi e dell'architetto altoatesino Andrea Saccani, per i quali era scattata la misura cautelare degli arresti domiciliari.

Il primo a essere sentito è stato il giornalista altoatesino Lorenzo Barzon, descritto dagli inquirenti come uomo di fiducia del commercialista altoatesino Heinz Peter Hager. Dopo l'interrogatorio Barzon ha chiesto la revoca dei domiciliari per il suo assistito.
L'interrogatorio di garanzia dell'imprenditore Paolo Signoretti è durato 15 minuti: Signoretti, che secondo gli inquirenti sarebbe con Hager al vertice dell'organizzazione, si è avvalso della facoltà di non rispondere.
La stessa scelta, di non rispondere, è stata operata da Vittorio Fravezzi.
L'architetto bolzanino Andrea Saccani ha parlato per un'ora davanti al gip. I difensori di Saccani hanno sottolineato che "durante l'interrogatorio l'architetto ha reso spiegazioni ribattendo a tutte le contestazioni" ed hanno poi annunciato che è stata depositata la richiesta per la revoca degli arresti domiciliari. Martedì mattina il gip renderà note le decisioni.

Confermate intanto le misure domiciliari per l'architetto bolzanino Fabio Rossa, che aveva chiesto la revoca la scorsa settimana.

Le prossime udienze, per le posizioni del commercialista Heinz Peter Hager, ritenuto il collegamento in Alto Adige con il magnate austriaco Renè Benko, e della funzionaria bolzanina Daniela Eiselstecken, sono previste giovedì 12 dicembre.

Venerdì aveva aperto la serie di interrogatori la sindaca di Riva del Garda Cristina Santi, che aveva ottenuto la revoca dei domiciliari sostituita con l'obbligo di dimora. Il suo interrogatorio è stato intanto secretato.

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