Oetzi non sarebbe sempre stato sepolto dal ghiaccio
Oetzi non è rimasto sempre sepolto sotto il ghiaccio nei 5.300 anni dalla sua morte. Secondo un team di archeologi e glaciologi provenienti da Norvegia, Svizzera e Austria, autori di un articolo sulla rivista "The Holocene", l'uomo del Similaun è morto in primavera o in estate e ed è stato ripetutamente scoperto dai processi di scioglimento del ghiaccio. Dopo il ritrovamento del corpo nel 1991, l'archeologo austriaco Konrad Spindler ipotizzò, sulla base dei reperti, che Oetzi fosse morto durante una fuga in autunno con l'equipaggiamento danneggiato in battaglia, congelato nel canalone dove furono ritrovati i suoi resti. Il suo corpo sarebbe stato poi coperto dal ghiaccio. Un'ipotesi respinta dai ricercatori secondo i quali Oetzi sarebbe morto all'inizio della primavera o dell'estate. "Il suo corpo ha probabilmente riposato nella o sulla neve" scrivono gli scienziati. Dopo qualche tempo, la neve e il ghiaccio si sono sciolti e il corpo e gran parte dei suoi effetti personali sono scivolati nel canale sottostante, dove alla fine è stato scoperto. L'uomo del Similaun e il suo equipaggiamento sono stati esposti più volte durante estati calde. Questo e non un combattimento avrebbe causato il deterioramento delle parti del corpo più esposte e i danni all'attrezzatura.Caritas, raddoppiano le richieste di aiuto
Sono oltre 4400 le persone aiutate dalla Chiesa di Trento nel 2021, il doppio rispetto a quattro anni prima. Una persona su tre è italiana. Per loro, la Caritas ha erogato un contributo economico di oltre 800 mila euro: si va dagli aiuti alimentari al sostegno per gli affitti e le utenze domestiche. Dopo lo scoppio della pandemia è stato aperto il fondo diocesano “InFondo Speranza”, a sostegno in particolare di disoccupati, lavoratori precari e autonomi: nel corso del 2021 sono state 126 le domande accolte con quasi 200 mila euro distribuiti a sostegno di 341 persone. Da gennaio a giugno 2022 sono state accolte ulteriori 58 domande con l’erogazione di circa 76 mila euro principalmente per pagamento di affitti, spese condominiali, utenze. "I poveri siano una ferita aperta per le comunità” sono le parole del vescovo Lauro Tisi. Per quanto riguarda l’inverno 2022 in arrivo, Fondazione Comunità Solidale gestirà complessivamente 136 posti letto: a Trento 50 posti alla Bonomelli, 24 posti in una nuova struttura in via Lavisotto e 24 posti a Casa Sant’Angela; a Rovereto salgono a 38 i posti letto della casa di accoglienza “Il Portico”.