Ospedale di Silandro, c'è carenza di personale infermieristico
Con 51.000 prestazioni specialistiche erogate nel 2021, 16.000 ricoveri al pronto soccorso e 4.000 interventi chirurgici, l'ospedale di Silandro - organizzato in cinque reparti e 12 servizi - è il più grande "datore di lavoro" della Val Venosta. Impiega 26 medici, 90 infermieri, 27 operatori sociosanitari e 43 persone impiegate in altri ambiti sanitari. Durante la visita alla struttura, il presidente della Provincia Arno Kompatscher ha incontrato il personale e i dirigenti e ha affrontato le sfide attuali. Tema centrale è la carenza di specialisti, soprattutto nel settore infermieristico.
Rubano in un centro commerciale a Brennero, denunciati
Dovranno rispondere di furto aggravato un uomo e una donna fermati al Brennero. I due sono accusati di avere rubato alcuni capi di abbigliamento all'interno dell'Outlet Center, per un valore di circa mille euro. A lanciare l'allarme un commerciante. I due sono stati fermati a bordo di un'auto, dove gli agenti hanno trovato la refurtiva.Trento, in arrivo nuove ciclabili in città e in collina
A Trento in viale Bolognini lungo il Fersina arriverà una nuova ciclabile. Sarà lunga un chilometro dal ponte di ferro del Liceo Galilei a quello dei Cavalleggeri e andrà a completare e integrare i percorsi ciclabili già esistenti su viale Rovereto e crea un collegamento funzionale con l'istituto scolastico e con il collegamento funicolare in fase progettuale con l’università di Mesiano. I lavori saranno completati entro il 2023. In arrivo anche un altro tratto della ciclopedonale Povo -Villazzano. La pista sarà larga 4 metri e 20 e partirà dalla rotatoria di via Salè per poi scendere lungo via Castel di Pietrapiana in direzione Villazzano, fino al parcheggio in prossimità di via alla Cros. La durata prevista dei lavori sarà di un anno e il costo è pari a 1 milione e 400 mila euro.Appalto pulizie caserme, lavoratrici in piazza
Buste paga di poche centinaia di euro al mese e lavoratrici che si trovano nella condizione di spendere per lavorare. E’ quanto è capitato alle addette alle pulizie nelle caserme dei carabinieri e questure in Trentino. Il cambio appalto, infatti, ha tagliato del 30% le ore delle addette che da aprile sono costrette, in molti casi, a spendere per gli spostamenti più di quanto guadagnano in busta paga. Lo denunciano Cgil e Cisl, protestando stamattina, 7 novembre, con le lavoratrici fuori dal commissariato del Governo a Trento. Sono una ventina le addette. “Stiamo parlando di lavoratrici che hanno una paga oraria netta di 5,88 euro l’ora e in alcuni casi devono spostarsi anche per 20-25 chilometri tra una caserma e l’altra. E’ chiaro che questo è insostenibile. Siamo di fronte all’ennesimo scempio del sistema degli appalti”, denunciano Luigi Bozzato della Filcams e Francesca Vespa della Fisascat che puntano il dito contro un sistema ingiusto che scarica sui più deboli il taglio dei costi.Clima, il piano del comune di Trento per ridurre del 40% i gas
L'obiettivo è ambizioso: ridurre del 40% i gas climalteranti entro 2030 e spingere verso la neutralità climatica entro il 2050. Per questo il comune di Trento metterà in campo una serie di azioni che vanno dalla riqualificazione energetica degli edifici, al sostegno alla filiera corta, dalla promozione delle comunità energetiche alla mobilità leggera. Si tratta del Piano d’azione per l’energia sostenibile e il clima, erede del Patto dei sindaci per il clima e l’energia, lanciato dalla Commissione europea nel 2008 e del Piano d’azione per l’energia sostenibile approvato da Palazzo Thun nel 2015, con cui il Comune ha raggiunto nel 2019 una riduzione di CO2 del 22% rispetto al 2006. Tra le azioni, riqualificazione energetica degli edifici comunali, con un risparmio stimato in 6.624 Mwh all’anno e 4555 tonnellate di Co2, e degli edifici privati, con un risparmio energetico stimato è di 338.665 mwh all’anno e di oltre 78 mila tonnellate di Co2; efficientamento degli impianti sportivi con l’obiettivo di risparmiare 5.500 Mwh all’anno e 3175 tonnellate di Co2.Screning di massa, uno studio di Unibz: "Efficaci per contenere i contagi da covid-19"
Gli screening di massa sono efficaci per contenere i contagi da Covid-19. Lo dimostra uno studio condotto da Davide Ferrari, Steven Stillman e Mirco Tonin (della Facoltà di Economia di Unibz) e pubblicato dalla rivista Scientific Reports.Lo studio analizza i dati raccolti dall’esperimento condotto in Alto Adige a novembre 2020, quando la popolazione venne invitata a partecipare ad una campagna di screening di massa. In circa 300 strutture su tutto il territorio altoatesino furono testate 362.050 persone. Secondo le stime dei tre docenti, la campagna di screening di massa in Alto Adige portò a una diminuzione del tasso di crescita dei contagi da Covid-19 del 45%.